Annibale
Annibale
Autore: Paolo Rumiz Editore: Feltrinelli | Anno: 2008
Letto da: Sara
“Chissà se Annibale è passato davvero di qua,” brontola Paolo Henry, accendendosi la pipa al riparo dal vento. Ha la faccia abbronzata dall’alta quota, una foresta di rughe da Cheyenne, un elmetto di capelli candidi e pronuncia il “davvero” con una rotonda r francese. Conosce palmo a palmo le vette di casa sua e, da buon montanaro, esprime scetticismo. Il Clapier sarà anche in auge fra gli storici, ma non pare cosa da elefanti: troppo ripido. In fondo, che tracce abbiamo trovato? Nessuna. Siamo saliti in sei dalla Val Susa, arrancando per ghiaioni e neve fresca fino a quota 2471, sempre cercando di immaginare davanti a noi il grigio deretano di un mastodonte, e non siamo affatto convinti.
Giudizio:
Quanto pesano le ceneri di Annibale? Si chiedevano i romani al termine della seconda guerra punica. Niente, era la risposta. Eppure lo spauracchio si trasformò in eroe, l’eroe in mito e il mito in leggenda. Ed è questa leggenda che invade il Mediterraneo fino a lambire le porte dell’Asia. Quella che ci viene incontro è la storia di un uomo, temuto e rispettato, e dei luoghi che lo hanno reso celebre. Con una scrittura che illumina e che rende i fatti storici più contemporanei della cronaca, Paolo Rumiz si imbarca in un viaggio che parte dalla Sardegna – l’isola che profuma di Oriente -, passa per il Rodano, il Trebbia, la leggenda delle Alpi e degli elefanti, l’inferno di Canne, e arriva fino in Turchia, sulla tomba del condottiero. Annibale non è solo un viaggio nella memoria, è anche attualità, le contaminazioni culturali Occidente-Oriente, la scellerata gestione urbanistica nelle grandi città, l’inutilità della guerra, la globalizzazione, Nord Italia e Sud Italia.
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