Centro Culturale Livia Bottardi Milani

Sfogliando il Festival. Presentazione di una selezione di autori presenti al XVI Festivaletteratura

Sfogliando il Festival. Presentazione di una selezione di autori presenti al XVI Festivaletteratura

venerdi 20 luglio ore 21:00

in Piazza Vittorio Veneto davanti alla Sala Civica

Presentazione di una selezione di autori presenti al XVI Festivaletteratura

con il Gruppo di Lettura di Pegognaga e la supervisione di Simonetta Bitasi

AIMEE BENDER
L’INCONFONDIBILE TRISTEZZA DELLA TORTA AL LIMONE

Minimum Fax
2011 – 332 p.

Allo scoccare del 9° compleanno Rose si accorge di avere una particolare quanto straordinaria capacità: riconoscere, all’assaggio di una pietanza, i sentimenti della persona che l’ha cucinata. All’inizio Rose è stupita della scoperta e animata dalla curiosità di individuare e condividere, attraverso il cibo, i segreti di chi le sta intorno.
Ben presto, però, si rende conto che le persone nascondono spesso, dietro ad atteggiamenti neutrali e innocenti, propositi negativi, aspirazioni segrete oppure debolezze mai svelate.
Di fronte a questo squarcio sulla verità e soprattutto la scoperta di segreti anche all’interno della propria famiglia, porteranno Rose a desiderare di non aver mai ricevuto questo dono, ormai diventato una “maledizione”.
» Leggi la scheda completa

BETIBU


BETIBÚ
CLAUDIA PIÑEIRO

Feltrinelli
2011 – 304 p.

Romanzo giallo ambientato in un Country club dove una serie di personaggi, ciascuno originale nel suo genere, entra a far parte di questa storia. Lo consiglio perché è ironico e divertente.
Letto da Daniela


MASSIMO CARLOTTO
RESPIRO CORTO

Einaudi
2012 – 201 p.

 

 

 

LA NOTTE DEI BIPLANI

DAVIDE MOROSINOTTO
LA NOTTE DEI BIPLANI

Fanucci
2011 – 395 p.

Come sarebbe stata la Prima Guerra Mondiale se avessimo avuto la tecnologia di un secolo dopo? Aviatori collegati al proprio aereo tramite connessioni neurali, hacker che si infiltrano negli archivi top secret del governo britannico, il tutto contornato da un’amicizia tra tre adolescenti inglesi. Ecco come Morosinotto sviluppa la sua storia ambientata nel periodo della prima grande guerra. Una vicenda entusiasmante, che cattura il lettore fin dalle prime righe, ricca di colpi di scena e ben raccontata, anche se a tratti alcune descrizioni sono poco chiare. Ci sembra che Morosinotto sia uno scrittore che non presta molta attenzione allo stile, ma sa costruire storie intriganti accreditate da ricerche accurate. E questo ci piace proprio!
Letto da Cinzia e Federica (recensione tratta dal sito Buc Galaxy)

MICHELA MURGIA L'INCONTRO

MICHELA MURGIA
L’INCONTRO
Einaudi
 2012 – 112 p.

«…A Maurizio non veniva così facile dire “noi” perché non c’è plurale nel mondo di un figlio unico, educato dalla solitudine a diventare per sempre l’unica misura di se stesso. A Crabas col “noi”, invece, bisognava farci i conti, perché i suoi nonni, i loro figli e i bambini dei loro figli parlavano tutti di sé al plurale con la ronzante fluidità di uno sciame d’api intorno all’alveare. […] A Crabas il “noi” non era un pronome come negli altri posti, ma la cittadinanza di una patria tacita dove tutto il tempo condiviso veniva declinato così, al presente plurale. […] Nell’estate del 1986 accadde, però, una cosa di tale portata che per molti notti sembrò che nessun vecchio avesse più voglia di inventare storie fantastiche per incantare il sonno dei bambini. […] Tutto il paese traboccava di una storia nuova, vera come i sassi e il vento che gli dava forma, che aveva squassato il ritmo placido di Crabas con la potenza di uno squillo di tromba il giorno del giudizio: il paese si spacca in due perdendo la naturalezza del suo invincibile presente plurale e, per la prima volta, Maurizio si rende conto che nella comunità di Crabas potevano esistere plurali diversi: “loro sono quello che noi non siamo!”…»

Con un finale mozzafiato, dove “persino le statue dei santi potrebbero diventare oggetti contundenti”, Michela Murgia racconta il percorso di formazione di una ragazzino, Maurizio, costretto ad affrontare problemi di una società troppo lontani da lui, ma allo stesso tempo così vicini da non poter rimanere indifferenti.


ERIC-EMMANUEL SCHMITT
LA PARTE DELL’ALTRO

E/O
2005 – 470 p.

Il libro esplora due universi paralleli contraddistinti dalla domanda “Cosa sarebbe successo se Hitler fosse stato buono?”. Con uno stile scorrevole e piacevolissimo che tiene vivo l’interesse del lettore, Schmitt ipotizza l’esistenza di Adolf H., artista tormentato, confrontandola con il dittatore reale che tutti conosciamo, con lo scopo di chiedersi che cosa possa far scattare in una persona qualunque l’odio e il desiderio di distruzione e di dominio sugli altri.
Letto da Alessandro


PIETRO GRASSO
LIBERI TUTTI. LETTERA A UN RAGAZZO CHE NON VUOLE MORIRE DI MAFIA

Sperling & Kupfer
2012 – 228 p.

“Un unico oggetto: la mafia. All’interno del libro numerosi aneddoti, punti di vista, frammenti, come pezzi di puzzle che pagina dopo pagina arrivano a comporre l’immagine in oggetto. Ma una immagine dinamica, in movimento, alla quale il lettore è in qualche modo, non solo invitato, ma obbligato a partecipare, proprio per la struttura stessa del testo.
Una scrittura accorata, ma allo stesso tempo lucida e semplice. una guida eccellente nella conoscenza del fenomeno mafia”
Letto da Tommaso


FULVIO ERVAS
SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA

Marcos Y Marcos
2012 – 319 p.

 

 


FAI BEI SOGNI
MASSIMO GRAMELLINI

Longanesi 2012, 209 p.

Questo romanzo, fortemente autobiografico, punteggiato da malinconica
ironia, ti coinvolge emotivamente come un fiume in piena; le sue pagine sincere sono scandite da un ritmo della scrittura facilmente fruibile.
La storia racconta la sofferenza e ribellione di un bambino che perde un riferimento molto importante (la madre) e vive ciò come un abbandono. Sono indagati i rapporti tra padre e figlio, che sembrano perennemente in sfida: uno a dare le regole e l’altro ad infrangerle.
Si percepisce una solitudine tangibile. Solo da adulto il protagonista capirà quanto amore suo padre abbia provato per sua madre e quanto abbia lottato per proteggerlo da una realtà difficilmente accettabile.
Sicuramente l’affermazione sul piano professionale ha un suo peso e contribuisce a dargli sicurezza, ma solo dopo la “rivelazione”, Massimo riuscirà ad impostare una vita di relazione affettiva appagante, ed a costruire un legame significativo.
Insomma l’autore riesce a includere il lettore nel suo percorso di elaborazione dell’abbandono che in qualche modo tocca ciascuno di noi.

Tua. Claudia Pineiro


CLAU
DIA PIÑEIRO
TUA

Feltrinelli 2011 – 142 p.

Un tradimento, un delitto, ma il tutto dovrà rimanere tra le mura domestiche della serie “i panni sporchi si lavano in casa” e vediamo solo quello che vogliamo vedere.
D’accordo ci era capitata una disgrazia terribile, non lo auguro a nessuno , ma che cosa potevamo farci? In tutte le religioni esiste il perdono per chi si pente dei propri peccati.

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