Il Centro Culturale Livia Bottardi Milani è provvisto di un piccolo spazio espositivo dedicato alla realizzazione di mostre temporanee.
Dall’inaugurazione del Centro sono state realizzate le seguenti mostre:
“Gianni Rodari. Il mio teatro”
dal 15 al 30 gennaio 2011
Mostra realizzata da Fondazione Aida con la consulenza straordinaria di Maria Teresa Ferretti Rodari, moglie dell’autore, che ha gentilmente concesso buona parte dei materiali in esposizione.
La mostra illustra il rapporto tra Rodari e gli artisti che in qualche modo si sono ispirati alla sua opera per illustrare, creare scenografie, regie, musiche, testi, teatri…tra cui il suo più grande illustratore, Emanuele Luzzati, straordinario ‘interprete’ delle sue storie con le sue illustrazioni, ma anche scenografo dei suoi spettacoli.
La mostra è composta da 70 quadri, da moltissimi materiali inediti, fotografie, bozzetti originali, disegni, manifesti, burattini e altro ancora.
“Balconi di Pace”
dal 4 al 17 marzo 2011
Realizzata dal Centro di Educazione Interculturale della Provincia nel 2003, la mostra raccoglie le fotografie delle bandiere arcobaleno esposte lungo le vie di Mantova in quell’anno molto teso a causa dell’imminente Guerra in Iraq.
La mostra è itinerante e sarà ospitata in altri comuni della provincia che aderiscono alla Tavola della Pace Provinciale, al fine di rilanciare e diffondere questo appello. Durante tutto l’anno saranno raccolta testimonianza fotografica di tutte le bandiere che coloreranno Pegognaga, con l’intenzione di costruire un archivio dell’iniziativa.
“Dylan Dog 25. Il mito di una generazione”
dal 22 ottobre al 26 novembre 2011
La mostra prende spunto dall’omaggio che il Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona ha voluto dedicare al celebre personaggio creato da Tiziano Sclavi nell’ormai lontano 1986 e pubblicato da Sergio Bonelli Editore. L’allestimento proposto a Pegognaga è una selezione di bozzetti, tavole originali, pagine di sceneggiatura provenienti dalla collezione privata di Marco Cortellazzi, e un angolo dedicato alla lettura degli albi della serie dal 1986 al 2006 provenienti dalle collezioni private di Matteo Panarelli e Marcello Calendi.
