Noi Abbiamo Letto

Questo libro documenta la guerra in atto contro la Terra e i suoi abitanti, ma anche la lotta in sua difesa, per il diritto dei popoli a godere del suolo e dell’acqua, delle foreste, delle sementi e della biodiversità. Spiega come le nostre residue speranze di sopravvivenza dipendano dal passaggio a un paradigma basato su un’economia, una politica e una cultura della Terra. Fare pace con la Terra è un imperativo per la sopravvivenza e per la libertà.

Non lo faceva apposta. Non lo si fa apposta di amare fatalmente.

Lo stesso aveva fatto sua madre con lei. L’amore fatale si tramanda.

Essere intelligenti vuol dire guardare le cose per ciò che sono e utilizzare l’evidenza dei fatti per elaborare qualcosa di nuovo.

 Alla gente piace guardare gli sfigati cosmici intrappolati in una casa, a sua volta intrappolata in uno schermo, così ha l’impressione di condurre una vita tutto sommato dignitosa. Che è poi il meccanismo sul quale si è basata per tanti anni la carriera di alcuni showmen evidentemente sfigati. Grossa sfiga, grosso Auditel. Ti guardo perché sei una merda, e più mi sembri una merda, più mi sento figo.

La palla partì come un’anima trascinata dal diavolo – forse lo era – e andò a schiantarsi di nuovo contro la chiesa di Santa Croce, il cui tetto era costellato di buchi e di ammaccature. Ma la gente continuava a essere in piedi, e i giocatori continuavano a giocare e la palla continuava a correre.

“I vincitori scrivono la storia. Il popolo tesse la tradizione. Gli scrittori fantasticano. Certa è solo la morte.”

“C’è qualcosa di così disgustamente vittoriano in ogni coppia” disse Adam. Quel compiacimento, quella sicurezza sentimentale; e’ per questo che Dio ha inventato le botte. Sono certo che i vittoriani se le davano in continuazione. E’ per quello che portavano quegli orribili vestiti, per nascondere i lividi.

“Il caffe della lettura deve essere severo , puro e veritiero . Come la vita “ – Khalto Sherin scandì le parole con solennita’ – “ non può essere nascosto con lo zucchero , ma solo insaporito col cardamono” proseguì .

E concluse , con gli occhi chiusi e il viso rivolto verso il basso “Bismillah arraham arrahim”. Sbirciai i gesti delle altre per capire quanto liquido lasciare , poi roteai la tazzina tre volte, diedi un’occhiata per assicurarmi che le pareti della chicchera si fossero inumidite di sedimento , vi appoggiai sopra il piattino e voltai rapidamente. Sospirai e mi tirai bene indietro col sedere sulla poltrona , dove mi era stato riservato un posto speciale per l’occasione.

Sto. Le ginocchia sul finto marmo freddo, le mani piene.