Centro Culturale Livia Bottardi Milani

Poche parole moltissime cose

POCHE PAROLE MOLTISSIME COSEPoche parole moltissime cose
Autore: Rossella Milone Editore: Einaudi | Anno: 2013
Letto da: Daniela

E tu?” gli aveva chiesto Nanà” hai mai fatto qualcosa che non volevi?” Olga aveva appena voltato il mento verso di lui .

Sarebbero andati via quell’estate. Così avevano deciso; mentre gli altri erano lontani. Non sapevano per quanto tempo non avrebbe rivisto Nanà, né Bruna, né Pietro o il bambino, né Albertine. Il pensiero di Ivan era una fitta alla tempia che Sergio poteva scacciare solo con una medicina, o col coraggio.

Si certo che ho fatto cose di cui mi sento in colpa”. Si era fermato un attimo , e poi era riuscito ad aggiungere:“Ma se uno non le vuole fare” aveva insistito Nanà “allora perché si fanno?”

Sergio aveva preso l’elastico dalla mano di Olga e aveva cominciato a raccogliere l’altra ciocca dalla testa della bambina.

Più tirava e più gli veniva voglia di mentire, quasi la bugia fosse sottile come quei capelli…“A volte perché siamo stupidi. Altre volte per salvarci.”

 

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Death metal

FARACIDeath metal
Autore: Tito Faraci Editore: Piemme | Anno: 2013
Letto da: Lorenzo
Immagina gli SGH su quel palco, a suonare prima di una band leggendaria. I Tiamat! Vi rendete conto?! È valsa la pena di fare quel viaggio, pensa Stefano. Varrebbe la pena di arrivare anche fino all’inferno. All’inferno, infatti, qualcuno li sta aspettando.

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Nella quiete del tempo

Tokarczuk_Quiete_cover_hr-660x942Nella quiete del tempo
Autore: Olga Tokarczuc
Editore: Nottetempo | Anno: 2013
Letto da: Luigi

Il macinacaffè di Misia aveva visto la luce per opera di mani sconosciute, che avevano unito il legno, la porcellana e l’ottone in un unico oggetto. Legno, porcellana e ottone avevano materializzato l’dea del macinare. Macinare chicchi di caffè e poi versarci acqua bollente. Non c’è nessuno a cui sia possibile attribuire l’invenzione del macinacaffè, dal momento che l’atto del creare non è che l’evocazione di ciò che esiste al di fuori del tempo, cioè da sempre. L’uomo non è in grado di creare dal nulla, questa è una prerogativa divina.

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La strada di Jella

la_strada_di_jella_182La strada di Jella
Autore: Jella Lepman
Editore: Sinnos | Anno: 2009
Letto da: Monica

‘Ho appena finito di parlare con una donna interessantissima (Jella Lepman) che ha realizzato una di quelle cose incredibilmente altruiste che davvero poche persone riescono a fare. Avendo perso in Germania tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta, è fuggita in Inghilterra e poi, dopo la guerra, è ritornata con un passaporto britannico. Al posto di credere che non avrebbe tollerato di lavorare con i tedeschi, ha scoperto che la sua vocazione è agire per tentare di nutrire i bambini non con semplice cibo per lo stomaco, ma con cibo per la mente……Senza libri come possono le menti dei bambini tedeschi più piccoli essere aperte a nuove idee? Come possono essere cambiate le menti di quelli più grandi, così da capire che esistono altri punti di vista oltre a quelli che sono stati sotto Hitlher’
Eleanor Roosevelt, 27 maggio 1948

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L’importanza dei luoghi comuni

foisL’importanza dei luoghi comuni
Autore: Marcello Fois
Editore: Einaudi | Anno: 2013
Letto da: Giuliano, Maurizia

Pensò a quello che aveva fatto. All’improvviso. Forse fu proprio quella silenziosa mediocrità da cui si sentiva assediata a farglielo pensare. Scosse ancora la testa come faceva ogni volta che voleva rimuovere i brutti pensieri.

Rabbrividì.

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Una stella incoronata di buio

tobagiUna stella incoronata di buio
Autore: Benedetta Tobagi
Editore: Einaudi | Anno: 2013
Letto da: Gruppo di Lettura

 

Siamo testimoni. Siamo legati tra noi e dalla storia, dal nesso che connette ogni strage impunita agli omicidi brigatisti, ma ancora più dal mistero di una coincidenza che bussa insistente alla porta.

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Così in terra

13423021Così in terra
Autore: Davide Enia
Editore: Dalai | Anno: 2012
Letto da: Daniela

 

Piccini, tutt’apposto? Stanno arrivando ambulanza e sbirri , ti posso lasciare sola? Te la sai cavare?

Io e mio nipote dobbiamo andare ora subito.

“Aspetta” rispose lei .

Calma e sicura , smise di guardare Gerruso e venne da me .

“ Ciao” disse .

Non riuscii a risponderle nulla. Lei prese le mie dita sporche tra le sue. “E’ solo sangue” mormorò “va via”. Se le portò alle labbra. A una a una lavò via ogni dolore .

Avevo un vuoto allo stomaco, come sull’altalena “ Io sono Nina” disse .

Poi sorrise e io volai giù dall’altalena

 

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Un posto anche per me

coverUn posto anche per me
Autore: Francesco Abate
Editore: Einaudi| Anno: 2013
Letto da: Gruppo di Lettura

 

I ricordi sono i miei compagni di viaggio. A volte se ne stanno sul fondo, altre volte tornano a galla come le patate di mare. Dove stanno le patate di mare prima di andare a riposare sulla spiaggia? Prima di essere prese a calci, lanciate per scherzo o usate per fare il naso delle sculture di sabbia? Nessuno lo sa. Così è per i pensieri del passato. Stanno lì appostati, come cane Tobia, ma non puoi prevedere quando e perchè torneranno a morderti.

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Miss Charity

MissCharityMiss Charity
Autore: Marie-Aude Murail
Editore: Giunti| Anno: 2013
Letto da: Monica

 

Si potrebbe pensare che io vivessi da sola nella nursery, in mezzo a rane e topi. E l’idea non è nemmeno troppo lontana dalla realtà. Venivo chiamata solo di rado in sala. Mamma era una di quelle persone per cui un bambino poteva al massimo essere visto, mai sentito.

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Il tizio della tomba accanto

il_tizio_della_tomba_accantoIl tizio della tomba accanto
Autore: Katarina Mazetti
Editore: Elliot | Anno: 2010
Letto da: Daniela

 

Ci siamo infagottati e siamo usciti per abbattere un abete. Naturalmente non siamo riusciti a trovare un accordo. Io volevo uno di quelli cresciuti storti perché tanto non ne avrei mai ricavato della buona legna, mentre lei voleva un abete da film della Disney. Alla fine ne abbiamo trovato uno talmente brutto da suscitare la sua compassione e così ce lo siamo portati a casa, tutti e due soddisfatti.

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